Eclettico regista fondatore dell’Associazione Artisti Riuniti insieme a Cristina Comencini ed altri insigni personaggi della cultura, Piero Maccarinelli ha sempre preferito costruire: dall’Avanguardia Romana, benché Lombardo, e il Patagruppo per il quale ha debuttato nelle uniche vesti di attore, alle esperienze teatrali a tutto tondo dove spesso, per amore del teatro, si cimenta nel ruolo di scenografo e costumista grazie alla sua provenienza dall’Università di architettura. Diplomatosi in regia alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, ai microfoni di Su La Maschera racconta della sua fuga dalle ali del grande Strehler e il suo esordio al Festival d’Autumn di Parigi su spinta del grande Maurizio Scaparro. Ha riportato il Teatro Parioli Costanzo di Roma ai fasti, dopo la tragedia del Covid, per poi lasciare il ruolo del direttore artistico e tornare al suo grande amore, la regia teatrale grazie alla quale ha collaborato con i più grandi protagonisti del palcoscenico italia e internazionale dai tempi della grande Elena Zareschi,di Irene Papas alla scoperta del talento radioso del giovane Giulio Pranno che ha diretto ne Il Figlio di Florian Zeller.